Cenni storici

Ultima modifica 22 ottobre 2024

Nel 1943, finito il fascismo, ad Erice si ricostituì l’amministrazione comunale, fu sindaco il notaio Gaspare Di Vita, che era socialista. Egli, però, non riuscì a risolvere la vecchia questione del capoluogo, nel senso voluto dai contadini, perché non voleva contrapporsi all’opinione degli agrari. Nel 1946, ci furono le prime elezioni politiche. Ad Erice si formò un’amministrazione di sinistra. Fu rimesso in discussione il problema dell’esistenza di Erice come capoluogo dell’agro ericino. Riaffiorarono, così, le aspirazioni all’autonomia delle varie contrade: San Vito, Buseto, Custonaci, San Marco. Tali aspirazioni non poterono essere più ignorate. San Vito lo Capo, Buseto, Custonaci ebbero per primi l’automonia amministrativa.

Il 28 Gennaio 1955 fu la volta di San Marco, Paparella e le frazioni circostanti: Bonagia, Sant’Andrea, Crocevie, Misericordia, Ragosia, Fico, Casalebianco, Crocci, Lenzi, Chiesanova. Le frazioni si staccarono dalla vetta e formarono un nuovo Comune con la denominazione di Paparella-San Marco. Il 25 Gennaio 1958, il nuovo Comune prese il nome di Valderice, proprio perchè esso si trova alle falde del monte Erice.

Valderice appartiene alla provincia di Trapani. Ha una superfice di 53 chilometri quadrati, è disposta in posizione che va da una collina alta 250 metri fino a una degradante pianura che arriva al mare.

Per ulteriori itinerari fotografici, foto d'epoca e informazioni utili su Valderice vedi il sito della Proloco Valderice.


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